domenica 2 agosto 2015

Bambini iperattivi: sicuri che sappiamo davvero curarli?




Secondo recenti studi, ai bambini affetti da ADHD, ovvero la sindrome da deficit di attenzione e iperattività, la “medicina” che somministriamo è peggiore dello stesso disturbo. In buona sostanza, costringerli a stare fermi e concentrati con la speranza che così facendo in qualche modo mitigano il loro stato e si allineano al resto della classe, li indurrebbe non solo a protestare ma rischiamo di ottenere l’effetto contrario, il bambino soffre nel non potersi muovere, non si concentra e alla prima occasione sfugge al controllo di chi se ne prende cura, per la semplice ragione che questi bambini hanno un incontenibile bisogno di muoversi. 

A giungere a queste conclusioni un gruppo di ricercatori del Mark Rapport del Children’s Learning Clinic dell’University of Central Florida, che hanno pubblicato la loro ricerca sul Journal of Abnormal Child Psichology. 

Osservando questi bambini gli scienziati hanno notato che il loro bisogno di muovere le gambe in modo spesso inconsulto, il tamburellare delle dita, lo stesso fatto di agitarsi se frenati, è il segnale evidente di come i piccoli si attivino per svolgere compiti complessi loro affidati e ricordare le informazioni da essi derivanti. Genitori e insegnanti spesso leggono questi segnali nella maniera sbagliata e impongono ai piccoli di calmarsi con la speranza e spesso con la convinzione che così facendo riescano ad apprendere alla stregua dei loro compagni di scuola o dei loro fratelli in casa. Ma, secondo le recenti acquisizioni scientifiche, non è questo il gusto approccio da seguire nei confronti di questi bambini. Finora, imponendo loro di calmarsi e stare fermi, potremmo aver remato nella direzione sbagliata.

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